mercoledì 25 gennaio 2012

RAGAZZI DI STRADA - SIMONA GUGLIELMUCCI


“Ragazzi di Strada” è un romanzo che non puoi fare a meno di leggere tutto d'un fiato. Insolitamente però quel che rende questo libro cosi coinvolgente non è la curiosità di scoprirne il  finale perché questo coincide con l'inizio del libro e non solo.
Nelle pagine iniziali infatti l’autore ci introduce a quello che è per lui l’inizio una nuova vita, di una nuova dimensione in cui tutto inizia ad assumere una nuova prospettiva, permeata di un senso di calma e di distanza dalle frenesie e gli affanni quotidiani, come di elevazione. Inizia cosi un viaggio in un passato intenso e tumultuoso contraddistinto da un atteggiamento non giudicante, lucido e penetrante, uno sguardo che dà vita ad un racconto sincero, diretto ed emotivamente intenso.
La sensazione che emerge leggendo questo racconto è la capacità dell’autore di rendere generativi anche i momenti più critici del proprio percorso evolutivo mantenendo una continuità, un proprio modo di essere nelle diverse fasi sia personali che storiche.
“Ragazzi di strada” infatti ci descrive in modo semplice e diretto, fino quasi a farci vivere, un periodo di cui si è tanto parlato: caratterizzato da tante ideologie e tanto carisma, ma anche da tanta apparenza, da parole vuote e falsi miti, pronti a generare cattive abitudini e sofferenza con cui il protagonista del libro dovrà fare i conti. E’ proprio allora che riemergono più forti quei valori che in generale caratterizzano il romanzo: l’amore, l'orgoglio, l'onore e il coraggio, che oltre a divenire una sorta di bussola per l’autore per rimpossessarsi della propria vita costituiscono quei temi trasversali che rendono questo romanzo sempre attuale.   


Simona Guglielmucci

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